martedì 9 febbraio 2010

Presentazione: "Venti di bufera sul confine orientale" (Milano, Giovedì 11 febbraio, ore 18,00)

La Provincia di Milano celebra il 10 febbraio, Giorno del Ricordo delle foibe e della persecuzione di migliaia di italiani in Venezia Giulia e Dalmazia fra il '43 e il '45, con due iniziative allo Spazio Oberdan (Viale Vittorio Veneto 2, Milano), a ingresso libero: una mostra fotografica, mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio, e la presentazione di un libro sulla tragedia delle foibe, giovedì 11.

Il 10 febbraio è riconosciuto come Giorno del Ricordo dalla Legge 30 marzo 2004 n.92 che, all’Art. 1, recita: «La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».


Mostra fotografica "Storia dimentica di una terra d'Italia. Venezia Giulia, Istria, Fiume e Dalmazia"

La mostra "Storia dimenticata di una terra d'Italia. Venezia Giulia, Istria, Fiume, Dalmazia", a cura dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, viene inaugurata mercoledì 10 febbraio alle ore 18 alla presenza di: Novo Umberto Maerna, Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano; Roberto Predolin, Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Pietro Cerlienco, Presidente Comitato Provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Ottavio Missoni, stilista e Presidente del libero Comune di Zara in esilio.

In esposizione 40 pannelli che ricostruiscono la storia dei territori tra Italia e penisola balcanica, con particolare riferimento ai tragici eventi della storia del Novecento culminati, fra il '43 e il '45, con l'arresto e la deportazione di migliaia di uomini e donne, molti dei quali scompasi nelle foibe. Il percorso espositivo si conclude con uno sguardo alla situazione geo-politica attuale. In mostra è presente una postazione video con filmati d’epoca.


Libro "Venti di bufera sul confine orientale"

Giovedì 11 febbraio alle ore 18: presentazione del volume “Venti di bufera sul confine orientale” (Solfanelli Editore). Intervengono gli autori Rossana Mondoni, docente e saggista, e Luciano Garibaldi, giornalista e storico.
Segue dibattito con: Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano; Stefano Zecchi, Ordinario di Estetica all'Università degli Studi di Milano; Roberto Predolin, Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Mondoni e Garibaldi, animatori dell'associazione culturale "Testimoni della Storia", tracciano una panoramica che dal 1866 (annessione del Veneto all’Italia), attraverso il 1920 (l’Istria entra a far parte del Regno d’Italia), giunge all’8 settembre 1943, quando inizia il dramma delle terre orientali, che si concluderà, dopo il 25 aprile 1945, con più di 10mila italiani gettati nelle foibe e l’esodo di 350mila istriani, giuliani e dalmati. Speciali capitoli sono dedicati a Trieste, tornata all’Italia, e alle città sacrificate: Fiume, Pola e Zara.

Rossana Mondoni, figlia di un deportato dai nazisti nel Lager di Mauthausen, è docente di storia e filosofia nei licei, nonchè autrice di un libro sul martirio di Norma Cossetto e di uno dedicato a Graziano Udovisi, unico sopravvissuto alle foibe.
Luciano Garibaldi, giornalista e storico, è autore di oltre trenta libri di storia, alcuni tradotti in varie lingue, tra cui “Un secolo di guerre”, “La pista inglese”, “Storia della Shoah”, “Enciclopedia del Fascismo” e di vari libri sugli ‘anni di piombo’.




http://www.provincia.milano.it/cultura/manifestazioni/oberdan/giorno_ricordo_10/GiornoDelRicordo.pdf

lunedì 8 febbraio 2010

FOIBE ED ESILIO DEI GIULIANO DALMATI: UNA FERITA APERTA PER LA NOSTRA COMUNITA’ NAZIONALE

Il Vicepresidente Maerna: “Puntiamo ad una reale pacificazione ed alla diffusione di una pagina di storia rimasta troppo a lungo nascosta”

La Provincia di Milano celebra il Giorno del Ricordo
FOIBE ED ESILIO DEI GIULIANO DALMATI: UNA FERITA APERTA PER LA NOSTRA COMUNITA’ NAZIONALE


Il 10–11 febbraio 2010, dalle 10.00 alle 22.00 presso lo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2 mostra fotografica “STORIA DIMENTICATA DI UNA TERRA D’ITALIA. VENEZIA GIULIA, ISTRIA, FIUME, DALMAZIA”

10 febbraio 2010, ore 18 - inaugurazione alla presenza di: Novo Umberto Maerna, Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano Roberto Predolin, Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Pietro Cerlienco, Presidente Comitato Provinciale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

11 febbraio 2010, ore 18 presentazione del libro “Venti di bufera sul confine orientale” presso la sala Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, intervengono gli autori: Luciano Garibaldi, giornalista e storico, Rossana Mondoni, docente e saggista, segue dibattito con: Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano, Stefano Zecchi, Ordinario di Estetica all'Università degli Studi di Milano, Roberto Predolin, Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Le iniziative sono entrambe ad ingresso libero.

Il 10 febbraio è riconosciuto come Giorno del Ricordo dalla Legge 30 marzo 2004 n. 92 che, all’Art. 1, recita: La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra e
della più complessa vicenda del confine orientale.

Tema della mostra, costituita da 40 pannelli espositivi e curata dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sono le vicende storiche dei territori di confine a cavallo tra l’Italia e la penisola balcanica, con particolare riferimento ai tragici eventi della storia del novecento culminati, fra il 1943 ed il 1945, nell’arresto e nella deportazione di migliaia di uomini e donne, molti dei quali scomparvero nelle foibe.
Il percorso espositivo si conclude con uno sguardo alla situazione geo-politica attuale. L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia rappresenta gli italiani esuli dall’Istria, Fiume e Dalmazia al termine della Seconda Guerra Mondiale a causa delle vessazioni culminate con la tragedia delle foibe. Nonostante siano da allora trascorsi oltre sessant’anni è ancora sentita la necessità, anche nelle più giovani generazioni, di mantenere un’identità culturale, storica e associativa tale da non far cadere nell’oblio una drammatica pagina di storia italiana.
In mostra è presente una postazione video con filmati d’epoca.

Venti di bufera sul confine orientale”, Solfanelli editore, è il libro che Rossana Mondoni e Luciano Garibaldi, animatori dell’Associazione culturale “Testimoni della storia”, hanno dedicato alla tragedia delle foibe e alle vicende che tante sofferenze hanno causato agli italiani della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia. La panoramica storica tracciata dai due Autori parte dal 1866 (annessione del Veneto all’Italia) e, attraverso il 1920 (l’Istria entra a far parte del Regno d’Italia), giunge all’8 settembre 1943, data in cui inizia il dramma delle terre orientali che si concluderà dopo il 25 aprile 1945 con più di 10mila italiani gettati nelle foibe e l’esodo di 350mila istriani, giuliani e dalmati. Speciali capitoli sono dedicati a Trieste, tornata all’Italia, e alle città sacrificate Fiume, Pola e Zara.
Rossana Mondoni, figlia di un deportato dai nazisti nel Lager di Mauthausen, è docente di storia e filosofia nei licei, nonchè autrice di un libro sul martirio di Norma Cossetto e di uno dedicato a Graziano Udovisi, unico sopravvissuto alle foibe.
Luciano Garibaldi, giornalista e storico, è autore di oltre trenta libri di storia, alcuni tradotti in varie lingue, tra cui “Un secolo di guerre”, “La pista inglese”, “Storia della Shoah”, “Enciclopedia del Fascismo” e di vari libri sugli ‘anni di piombo’.

“Colpevolmente rimosso dalla coscienza e dalla storia italiana per decenni, - sottolinea Novo Umberto Maerna, Vicepresidente e Assessore alla cultura della Provincia di Milano - il dramma delle foibe e l’esodo del popolo Giuliano Dalmata e Istriano sono stati una ferita profonda per l’intera comunità nazionale. La coraggiosa decisione con cui il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha stabilito che il 10 febbraio divenisse Giorno del Ricordo ha perciò colmato un lungo e colpevole oblio.Uccisi, infoibati, perseguitati dalla Jugoslavia soggiogata dal regime comunista del maresciallo Tito solo perché italiani, le donne e gli uomini che patirono il dramma delle Foibe ci rammentano che non è con l’odio, con la sopraffazione etnica, con l’affermazione di ideologie basate sulla violenza e sulla negazione della libertà che si costruisce una Nazione e, soprattutto, una memoria realmente condivisa. Le iniziative che la Provincia di Milano, attraverso l’Assessorato alla Cultura, organizza in occasione della Giorno del Ricordo servono esattamente a questo: contribuire a diffondere un sentimento di reale Pacificazione Nazionale. Il dramma dei Giuliano Dalmati e degli Istriani – conclude Maerna - rappresenta una pagina della memoria di un popolo che deve essere custodita non come patrimonio di una parte, ma dell’Italia intera.”

CittàOggiWeb

http://www.cittaoggiweb.it/eventi-e-cultura/08-02-2010/La-Provincia-di-Milano-celebra-il-Giorno-del-Ricordo_28246.html

domenica 7 febbraio 2010

VERSO IL GIORNO DEL RICORDO (Mario Bozzi Sentieri)

Per il Giorno del Ricordo, mercoledì 10, doppio appuntamento allo Spazio Oberdan di Milano, dove sar&a grave; inaugurata la mostra fotografica «Storia dimenticata di una terra d'Italia. Venezia Giulia, Istria, Fiume, Dalmazia», mentre il giorno dopo sarà presentato il libro «Venti di bufera sul confine orientale». Tema della mostra, costituita da quaranta pannelli espositivi e curata dall'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sono le vicende storiche dei territori di confine a cavallo tra l'Italia e la penisola balcanica, con particolare riferimento ai tragici eventi della storia del Novecento, culminati, fra il 1943 ed il 1945, nell'arresto e nella deportazione di migliaia di uomini e donne, molti dei quali scomparvero nelle Foibe. Il percorso espositivo si conclude con uno sguardo alla situazione geo-politica attuale. L'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia rappresenta gli italiani esuli dall'Istria, Fiume e Dalmazia al termine della guerra a causa delle vessazioni culminate con la tragedia delle Foibe. No nostante siano da allora trascorsi oltre 60 anni, è ancora sentita la necessità, anche nelle più giovani generazioni, di mantenere un'identità culturale e storica tale da non far cadere nell'oblio una drammatica pagina di storia italiana. Nella rassegna, inoltre, è presente una postazione video con filmati d'epoca.

«Venti di bufera sul confine orientale», edito da Solfanelli, è il libro che Rossana Mondoni e Luciano Garibaldi, animatori dell'associazione culturale «Testimoni della storia», hanno dedicato alla tragedia delle Foibe e alle vicende che tante sofferenze hanno causato agli italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia. La panoramica storica tracciata dai due autori parte dal 1866 (annessione del Veneto all'Italia) e, attraverso il '20 (l'Istria entra a far parte del Regno d'Italia), giunge all'8 settembre '43, data in cui inizia il dramma delle terre orientali, che si concluderà dopo il 25 aprile 1945 con più di 10mila italiani gettati nelle foibe e l'esodo di 350mila istriani, giuliani e dalmati. Speciali capitoli sono dedicati a Trieste, tornata all'Italia, e alle città sacrificate Fiume, Pola e Zara.
Sarà poi l'Irci (Istituto di ricerca e cultura istriano-fiumano-dalmata) ad allestire l'opera che sarà esposta alla Camera dei deputati il 10 febbraio e inaugurata dal presidente Gianfranco Fini. «Si tratta - spiega Piero Delbello, direttore dell'istituto - di un'opera costruita con le masserizie degli esuli a ricordo della tragedia giuliano-dalmata: spiccano un carretto a mano e una sequenza di bauli zeppi di oggetti personali». L'installazione, visibile al pubblico per tutto il giorno, creerà un'isola nella sala della Lupa a Montecitorio e sarà circondata da otto grandi riproduzioni fotografiche, che testimoniano i momenti del l'esodo e la vita nei campi profughi. Sempre su iniziativa dell'Irci, a Trieste è stata allestita la mostra «Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime» negli spazi del Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata. Fra le note negative a ricordo di questa giornata è da registrare la decisione della Giunta di centrosinistra del Comune di Formello, che ha negato il patrocinio ad un'iniziativa per il ricordo della tragedia, promossa da Casapound Italia Veio in collaborazione con Giovane Italia Formello. Lo ha reso noto Federico Colacicchi, responsabile locale di Cpi: «Il Comune di Formello ha deliberatamente ignorato la legge 30 marzo 2004, n. 92, con cui la Repubblica Italiana istituisce il 10 febbraio quale giorno del ricordo senza fornire una motivazione comprensibile, dimostrando di fatto un completo disinteresse, se non una vera e propria avversione, per il ricordo dei martiri delle Foibe. Chiederemo conto della posiz ione assunta dal Comune - ha aggiunto Colacicchi - augurandoci che almeno una parte di quelle istituzioni, che hanno negato il patrocinio, possa partecipare all'evento, così da poter comprendere il vero significato del Giorno del Ricordo e rendere omaggio alle migliaia di italiani che furono massacrati e costretti all'esilio».

Mario Bozzi Sentieri


http://www.bozzisentieri.it/news.php

lunedì 1 febbraio 2010

Novità: VENTI DI BUFERA SUL CONFINE ORIENTALE

La storia del nostro Confine Orientale, nella parte finale della seconda guerra mondiale e negli anni successivi, è stata un argomento tabù per anni; anche i testi universitari, che giustamente non mancavano di trattare con risalto dei lager nazisti, raccontavano pochissimo dei gulag di Stalin e nulla su Tito e l’operazione foibe.
Solo nelle ultimissime edizioni dei manuali di storia, si può trovare qualche cenno sulle foibe utilizzate per uccidere e far sparire molti Istriani, Fiumani e Dalmati.
Tutto questo sovente è stato negato oppure giustificato, come la conseguenza di azioni violente compiute dal fascismo ai danni delle popolazioni slave.
Solo da poco tempo, con la celebrazione ufficiale del Giorno del Ricordo, che ricade ogni 10 febbraio, si è rotto il velo su una verità per lungo tempo tenuta nascosta, aprendo la via alla narrazione della vera storia italiana.
Trieste, Fiume, Pola, Zara sono luoghi ricchi di storia, che parte dai romani, attraverso la repubblica di Venezia, all’Unità d’Italia; fino ai nostri giorni quando col trattato di Osimo del 1975 caddero le ultime speranze che molte di quelle nostre terre potessero tornare a far parte dell’Italia.
E’ importante conoscere questo pezzo di storia perché origine della nostra identità.



Luciano Garibaldi e Rossana Mondoni
VENTI DI BUFERA SUL CONFINE ORIENTALE
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-90-4]
Pagg. 152 - € 10,00

http://www.edizionisolfanelli.it/confineorientale.htm