lunedì 8 febbraio 2010

FOIBE ED ESILIO DEI GIULIANO DALMATI: UNA FERITA APERTA PER LA NOSTRA COMUNITA’ NAZIONALE

Il Vicepresidente Maerna: “Puntiamo ad una reale pacificazione ed alla diffusione di una pagina di storia rimasta troppo a lungo nascosta”

La Provincia di Milano celebra il Giorno del Ricordo
FOIBE ED ESILIO DEI GIULIANO DALMATI: UNA FERITA APERTA PER LA NOSTRA COMUNITA’ NAZIONALE


Il 10–11 febbraio 2010, dalle 10.00 alle 22.00 presso lo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2 mostra fotografica “STORIA DIMENTICATA DI UNA TERRA D’ITALIA. VENEZIA GIULIA, ISTRIA, FIUME, DALMAZIA”

10 febbraio 2010, ore 18 - inaugurazione alla presenza di: Novo Umberto Maerna, Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano Roberto Predolin, Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Pietro Cerlienco, Presidente Comitato Provinciale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

11 febbraio 2010, ore 18 presentazione del libro “Venti di bufera sul confine orientale” presso la sala Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, intervengono gli autori: Luciano Garibaldi, giornalista e storico, Rossana Mondoni, docente e saggista, segue dibattito con: Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano, Stefano Zecchi, Ordinario di Estetica all'Università degli Studi di Milano, Roberto Predolin, Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Le iniziative sono entrambe ad ingresso libero.

Il 10 febbraio è riconosciuto come Giorno del Ricordo dalla Legge 30 marzo 2004 n. 92 che, all’Art. 1, recita: La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra e
della più complessa vicenda del confine orientale.

Tema della mostra, costituita da 40 pannelli espositivi e curata dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sono le vicende storiche dei territori di confine a cavallo tra l’Italia e la penisola balcanica, con particolare riferimento ai tragici eventi della storia del novecento culminati, fra il 1943 ed il 1945, nell’arresto e nella deportazione di migliaia di uomini e donne, molti dei quali scomparvero nelle foibe.
Il percorso espositivo si conclude con uno sguardo alla situazione geo-politica attuale. L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia rappresenta gli italiani esuli dall’Istria, Fiume e Dalmazia al termine della Seconda Guerra Mondiale a causa delle vessazioni culminate con la tragedia delle foibe. Nonostante siano da allora trascorsi oltre sessant’anni è ancora sentita la necessità, anche nelle più giovani generazioni, di mantenere un’identità culturale, storica e associativa tale da non far cadere nell’oblio una drammatica pagina di storia italiana.
In mostra è presente una postazione video con filmati d’epoca.

Venti di bufera sul confine orientale”, Solfanelli editore, è il libro che Rossana Mondoni e Luciano Garibaldi, animatori dell’Associazione culturale “Testimoni della storia”, hanno dedicato alla tragedia delle foibe e alle vicende che tante sofferenze hanno causato agli italiani della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia. La panoramica storica tracciata dai due Autori parte dal 1866 (annessione del Veneto all’Italia) e, attraverso il 1920 (l’Istria entra a far parte del Regno d’Italia), giunge all’8 settembre 1943, data in cui inizia il dramma delle terre orientali che si concluderà dopo il 25 aprile 1945 con più di 10mila italiani gettati nelle foibe e l’esodo di 350mila istriani, giuliani e dalmati. Speciali capitoli sono dedicati a Trieste, tornata all’Italia, e alle città sacrificate Fiume, Pola e Zara.
Rossana Mondoni, figlia di un deportato dai nazisti nel Lager di Mauthausen, è docente di storia e filosofia nei licei, nonchè autrice di un libro sul martirio di Norma Cossetto e di uno dedicato a Graziano Udovisi, unico sopravvissuto alle foibe.
Luciano Garibaldi, giornalista e storico, è autore di oltre trenta libri di storia, alcuni tradotti in varie lingue, tra cui “Un secolo di guerre”, “La pista inglese”, “Storia della Shoah”, “Enciclopedia del Fascismo” e di vari libri sugli ‘anni di piombo’.

“Colpevolmente rimosso dalla coscienza e dalla storia italiana per decenni, - sottolinea Novo Umberto Maerna, Vicepresidente e Assessore alla cultura della Provincia di Milano - il dramma delle foibe e l’esodo del popolo Giuliano Dalmata e Istriano sono stati una ferita profonda per l’intera comunità nazionale. La coraggiosa decisione con cui il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha stabilito che il 10 febbraio divenisse Giorno del Ricordo ha perciò colmato un lungo e colpevole oblio.Uccisi, infoibati, perseguitati dalla Jugoslavia soggiogata dal regime comunista del maresciallo Tito solo perché italiani, le donne e gli uomini che patirono il dramma delle Foibe ci rammentano che non è con l’odio, con la sopraffazione etnica, con l’affermazione di ideologie basate sulla violenza e sulla negazione della libertà che si costruisce una Nazione e, soprattutto, una memoria realmente condivisa. Le iniziative che la Provincia di Milano, attraverso l’Assessorato alla Cultura, organizza in occasione della Giorno del Ricordo servono esattamente a questo: contribuire a diffondere un sentimento di reale Pacificazione Nazionale. Il dramma dei Giuliano Dalmati e degli Istriani – conclude Maerna - rappresenta una pagina della memoria di un popolo che deve essere custodita non come patrimonio di una parte, ma dell’Italia intera.”

CittàOggiWeb

http://www.cittaoggiweb.it/eventi-e-cultura/08-02-2010/La-Provincia-di-Milano-celebra-il-Giorno-del-Ricordo_28246.html

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